GAMBERI E PEPERONI SALTATI

I gamberi saltati in padella sono un secondo piatto semplice e molto saporito. Una ricetta dal sapore orientale, ideale per quando avete poco tempo da dedicare ai fornelli.

  • 20 minuti
  • facile
  • 4 persone
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Preparazione GAMBERI E PEPERONI SALTATI

  1. Tagliate il porro a rondelle, quindi fatele appassire in una padella con l’olio.

  2. Aggiungete i gamberi, un pizzico di sale e fateli saltare a fuoco forte per 2 minuti. Bagnate con il vino bianco e fatelo evaporare.

  3. Unite il pesto Tigullio Peperoni e Noci, fate insaporire e servite subito aggiungendo un poco di maggiorana.

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Consigli per cucinare GAMBERI E PEPERONI SALTATI

Prima di partire con la preparazione consigliamo di iniziare col lavare i gamberi sotto acqua corrente fresca. Eliminate la testa e le interiora, incidendo delicatamente il dorso del gambero. Se preferite, lasciate pure il guscio e le zampette perché in cottura rilasceranno un sapore inconfondibile. A parte, in un altro pentolino, soffriggete con un filo di olio extravergine d’oliva le teste dei gamberoni, con mezzo spicchio d’aglio e la parte più esterna del porro. Aggiungete due tazze di acqua e portate a bollore.

In una padella a parte, soffriggete il porro affettato sottilmente e aggiungete un po’ di fumetto appena preparato. Coprite e lasciate cuocere un paio di minuti e, se gradite, aggiungete un po’ di curry e ovviamente i gamberi, lasciate cuocere altri 4 minuti, rigirando i gamberi quando serve, aggiungete sale e pepe nero e servite in tavola.

Una questione importante e sempre aperta è quella che riguarda la digeribilità del peperone. Sono tanti i consigli e i “trucchi” per rendere più digeribile questo ingrediente così mediterraneo. Il metodo migliore è quello di comprarli in stagione e, possibilmente, completamente maturi. Il peperone infatti contiene una sostanza, la solanina, che lo rende poco digeribile e che scompare via via che il peperone matura, grazie all’azione del sole. Un altro metodo, quello più celebre, consiste nel togliere le parti bianche e i semini all’interno.

COME PULIRE I GAMBERI

Il gambero è uno dei crostacei più usati in cucina dalle carni pregiate e delicate. Se freschissimo può essere mangiato anche crudo, infatti molte preparazioni a base di sushi prevedono proprio l’utilizzo al naturale di questo ingrediente.
In commercio ce ne sono moltissime varietà e a seconda del colore delle carni si differenziano in bianco, rosso chiaro, rosso intenso e grigio.

Anche se al mercato si possono comprare tutto l’anno, i mesi migliori per acquistare i gamberi sono quelli che vanno da marzo a giugno. Se li acquistate freschi state attenti che i gamberi siano vivi e l’occhio, le zampe e le antenne siano mobili. Il colore dovrebbe essere vivido e brillante.

Vediamo nello specifico come si puliscono e come si possono conservare i gamberi.
La pulizia però non è tutto perché ricordatevi che per ottenere dei gamberi prelibati è indispensabile una cottura brevissima per impedire che la consistenza delle carni diventi dura.

Prima di tutto lavate i gamberi sotto acqua corrente, delicatamente e avendo cura di non rovinarli. Quindi trasferite i gamberi su un tagliere pulito e staccate la testa con un movimento deciso. Poi iniziate a staccare le zampette fino ad arrivare alle ultime vicino la coda.

La coda del gambero potete lasciarla per avere una decorazione in più nel piatto o decidere di staccarla. Proseguite adesso eliminando tutto il carapace, ovvero il rivestimento del corpo del gambero.
Procedete alla pulizia del gambero togliendo l’intestino: con un coltello affilato fate un’incisione superficiale sul dorso del gambero. Con uno stuzzicadenti, delicatamente, sfilate l’intestino che è quel filo nero che si trova all’interno dell’incisione che avete effettuato.

Adesso i vostri gamberi sono puliti: potrete sciacquarli velocemente usando un colino o un setaccio a maglie strette in modo da eliminare eventuali residui e, a questo punto, potrete usarli per le vostre preparazioni.

CONSERVAZIONE

Vi consigliamo di conservare i gamberi per 1-2 giorni al massimo in frigorifero, ben chiusi in un contenitore ermetico.