Chiedi a un genovese con quale basilico si fa il pesto vero e ti risponderà che solo a Prà, quartiere di Genova ponente, si coltiva il basilico con tutte le proprietà aromatiche necessarie per fare un buon pesto. In realtà, il Basilico Genovese DOP si coltiva sulla gran parte del versante tirrenico delle colline liguri, dove le condizioni ambientali sono ideali alla crescita del basilico con tutte le caratteristiche organolettiche che lo rendono unico e riconoscibile.
Ma ne esistono molte altre varietà: il numero di quelle conosciute si aggira attorno a 50. Tra le varietà più diffuse ci sono il Genovese, riconosciuto per la sua denominazione di origine protetta (DOP), il gigante a foglia di lattuga, il napoletano, il basilico limone, quello artico o di montagna robusto e intenso, il basilico thai tipico della cucina orientale e il basilico rosso Dark Opal, con le sue foglie di un colore intenso e un originale sentore piccante.
Basilico genovese
Tra i tanti tipi di basilico, quello più apprezzato in cucina è senza dubbio il basilico genovese, l’ingrediente indispensabile per preparare il classico pesto ligure e anche per cucinare un ottimo pistou provenzale. Le sue foglie sono grandi, di un verde intenso e brillante, lucide e solcate da venature ed emanano un profumo inconfondibile che stimola la salivazione e l’appetito.
Se vuoi coltivarlo nel giardino di casa, scegli una zona soleggiata, ma solo per qualche ora al giorno, arieggiata ma non esposta a correnti d’aria, con un terreno ricco e ben drenato, perché il basilico genovese teme la siccità ma anche gli eccessi di acqua. Tra i diversi tipi di basilico, questa è la tipologia sicuramente più delicata. Ma se riuscirà a ritagliarsi il suo spazio, ti regalerà un cespuglio profumato le cui dimensioni raggiungono al massimo 50 cm di altezza per 30 cm di larghezza.
Basilico rosso
Noi lo chiamiamo semplicemente basilico rosso, ma in realtà ci possiamo riferire a tipi di basilico differenti ma molto simili tra loro: si va dal basilico rosso giapponese a quello greco, dal Red Rubin, che ha foglie più strette e lunghe di colore rosso rubino e fiori rossi, al Dark Opal, un’altra variante dall’intenso profumo e dalla colorazione straordinaria.
Per noi che siamo abituati al verde intenso e omogeneo del basilico genovese classico trovarsi davanti a cespugli di fogliame rosso scuro sfumato di viola è una vera sorpresa. Ecco perché lo chiamiamo più semplicemente basilico rosso. Le sue foglie sono lucide, lisce ma dai bordi seghettati che, nel caso del Dark Opal, quando la pianta cresce diventano di un rosso sempre più scuro, fino quasi a diventare nero. Quando arriva la bella stagione, tra i cespugli del basilico rosso compaiono fiorellini rosati o color malva, per cui è una pianta molto bella anche a scopo decorativo.
Quello rosso è un basilico dalla tipologia particolarmente aromatica, ed è ottimo per esaltare il sapore di svariate preparazioni. Aggiungi le foglie di basilico rosso alle tue insalate, oppure usalo per preparare il pesto per condire, esattamente come si fa con il basilico genovese. Puoi anche sminuzzare le foglie direttamente sulla pasta e sulla pizza oppure puoi provare a usarle per fare gli infusi. Se scegli il basilico rosso Dark Opal, preparati a un aroma di chiodi di garofano, mentre il basilico Red Rubin ha un retrogusto più piccante: entrambi sono l’aggiunta perfetta nelle ricette etniche e nella preparazione del curry.
Basilico artico
A differenza dei principali tipi di basilico più diffusi, che sono piante erbacee annuali, quello di montagna o artico è una delle rare varietà perenni, e si distingue per la capacità di tollerare temperature più fresche rispetto al basilico comune. Appartiene alla famiglia delle Lamiaceae e ha fusto eretto capace di arrivare e a volte anche superare 80 cm di altezza, con steli robusti che si diramano lungo tutta l’altezza. Le foglie verde intenso sono molte ricche di oli essenziali che rendono la pianta molto profumata. Quando fiorisce, i suoi rami si riempiono di spighe violacee. Puoi coltivarlo senza fatica nel tuo giardino perché è una pianta che si adatta bene alle diverse varietà di terreno a patto che sia ben drenato e nutriente. Nel caso, conviene puntare sulla concimazione da marzo a novembre. Anche se è resistente, ricordati che il basilico di tutte le tipologie predilige le zone semi ombreggiate, evitando l’esposizione diretta al sole per molte ore.
Il sapore del Basilico Artico ti sorprenderà con un leggero aroma che ricorda quello dei chiodi di garofano. Puoi usarlo per preparare il pesto, le insalate di pomodoro, profumare i piatti a base di frutti di mare, le carni bianche e la pasta.
Basilico limone
L’ocinum basilicum, nome scientifico del basilico, tra le tante tipologie include anche la varietà con un sapore e un profumo particolarmente caratteristici perché evocano il limone. Il Basilico Limone puoi trovarlo nei campi e nei giardini, ma non confonderlo con il limoncino ovvero la melissa, altro arbusto dalle foglie profumate e commestibili, perché l’Ocimum basilicum citriodorum ha proprio l’aspetto e le foglie simili a quelle del comune basilico.
L’aroma di limone di questa varietà di basilico lo rende versatile in cucina. È perfetto per aromatizzare i cocktail estivi, analcolici e alcolici. Puoi usarlo per profumare i piatti a base di pesce, puoi unirlo a insalate di pomodori, cetrioli, cavolo verde e rosso, persino legumi per regalare un gusto insolito al condimento, e lo puoi incorporare anche al pesto offrendo una versione originale e particolarmente fresca della classica salsa italiana.
Basilico thai
Tra i diversi tipi di basilico che si possono usare in cucina troviamo anche il basilico thailandese, un grande protagonista della gastronomia asiatica.
Questa varietà, che proviene dal sud-est asiatico, ha foglie verdi ovali piccole, sottili e appuntite. Le infiorescenze regalano un colore viola-porpora che a contrasto con il verde delle foglie ha un effetto molto decorativo sia in vaso che in cespuglio nel giardino. e
Il suo profumo ha un effetto repellente contro mosche e zanzare, ecco perché si usa seminarlo tra marzo e aprile nelle fioriere davanti alla finestra della cucina. Dall’estate all’autunno puoi beneficiare delle sue foglie profumate che, se raccolte al mattino quando sono ricche di essenziali, danno un sapore in più ai tuoi piatti.
A differenza del basilico genovese, questa tipologia associa sentori di anice, a dragoncello e limone. Nella cucina thai le sue foglie compaiono in numerosi piatti che puoi replicare anche tu: dagli stufati con il curry agli involtini primavera, dalle fritture di carne e di verdura alle zuppe.
A differenza di altri tipi di basilico, le sue foglie si possono cuocere senza temere che perdano il loro sapore intenso e caratteristico.